Adso da Melk, novizio benedettino co-protagonista
di questo libro, viene sedotto da una ragazza di origine contadina, la quale si
concede al religioso.Questo rapporto carnale turba molto Adso, il quale si
domanda se la scelta che ha intapreso sia quella giusta.''Della Donna dice
l'Ecclesiaste che la sua conversazione è come fuoco ardente, e i Proverbi
dicono che essa s'impadronisce dell'anima preziosa dell'uomo e i più forti sono
stati rovinati da essa. E dice ancora l'Ecclesiaste: scoprii che più amara
della morte è la donna'' risponde Guglielmo, quando il suo allievo gli
confessa il suo peccato. Ciò nonostante, egli condanna la sua azione, ma non la
tentazione che lo condusse a giacere con quella contadina.
Secondo
la mentalità medievale, la donna è tentatrice che, con le sue funi da
seduttrice, provoca lo smarrimento spirituale negli uomini. In questo contesto
storico, la figura femminile era spesso ricondotta alla strega, ed un esempio
di questo giudizio è la condanna che riceve la ragazza di cui si innamorò Adso,
la quale fu destinata al rogo a causa dei suoi ipotetici poteri magici. In
contrapposizione a questa considerazione della donna nell'età di mezzo, il
protagonista sostiene che Dio non '' abbia voluto introdurre nella creazione
un essere così immondo senza dotarlo di qualche virtù'', ovvero non è
possibile dare un'accezione così negativa ad un'opera del Signore.
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